16/09/2022 VICENZA – A Vicenza c’è un distretto produttivo di livello mondiale che sta affrontando la crisi energetica: è il distretto della pelle. Per guardare al futuro si punta all’innovazione. || Il ruggito del distretto della pelle. Nella stagione della crisi economica, del caro energia, delle risorse ambientali da valorizzare e da gestire, a cominciare dall’acqua, c’è un pezzo di economia vicentina che, dopo anni difficili, c’è ancora, ma non si accontenta del presente. La concia lancia una sfida al futuro.Il distretto della Pelle, tra Arzignano e Chiampo, è un vero e proprio centro di gravità economico e produttivo che oggi attira il primo eurocongresso organizzato in Italia per il progresso della scienza e della tecnologia sostenibile nella lavorazione conciaria. L’appuntamento è dal 18 al 20 settembre, nel quartiere fieristico di Vicenza.Eppure oggi il più grande distretto produttivo italiano della concia è chiamato a superare la crisi energetica che attanaglia non solo le famiglie ma tutta l’industria: Oggi per superare la crisi energetica e per gestire le risorse ambientali c’è solo una strada: l’innovazione. E’ questa la chiave per affrontare le sfide del futuro.Il congresso, promosso dall’Unione Internazionale delle Società di Tecnologia e Chimica della Pelle servirà a fare il punto sui progressi fatti e su quelli da fare. Per la sostenibilità economica, per la sostenibilità ambientale. – Intervistati MATTEO MACILOTTI (Direttore Distretto Veneto della Pelle), ADRIANO PERUZZI (Delegato IULTCS Italia), GIANCARLO LOVATO (Presidente III Congresso Europeo IULTCS), ROBERTO MARIANO MECENERO (Presidente Associazione Italiana Chimici del Cuoio) (Servizio di Carlo Alberto Inghilleri)


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