21/09/2022 VICENZA – Smog. Dal primo ottobre tornano i limiti alla circolazione. Ma in tempi di crisi economica ed energetica, è opportuno fermare le auto? E quanto sono utili questi provvedimenti per l’ambiente? || Smog, la stagione autunno inverno ricomincia con la solita moda, un dejavu. Tornano i limiti alla circolazione. Banali, ovvii, prevedibili quanto poco efficaci: Insomma, il blocco delle auto rischia di essere un provvedimento più di facciata che utile. Incomprensibile, soprattutto perchè quest’anno anche in allerta verde, quindi sotto i limiti massimi di Pm10, in centro storico e nella prima cintura urbana dovranno comunque restare fermi gli euro 4 diesel, vale a dire automobili immatricolate fino al 2008, che significa 14 anni fa. Mettendo insieme le vetture euro 0, 1, 2, 3 e 4 si calcola che a Vicenza saranno 23.500 le macchine che dovranno restare spente. Basteranno poi 4 giorni consecutivi di sforamento del Pm10 per bloccare anche i diesel Euro 5, veicoli immatricolati fino al 2014: 8 anni fa. Questo significa lasciare a piedi migliaia di cittadini che pagano pegno solo perchè non si sono fatti la macchina nuova. E in tempi di crisi economica ed energetica, con le bollette di fuoco che si stanno abbattendo sulle famiglie, fermargli pure le automobili diventa discutibile, tanto più se si considera che i benefici ambientali, il lockdown insegna, sarebbero minimi. – Intervistati SIMONA SIOTTO (Assessore all’Ambiente di Vicenza), FRANCESCO RUCCO (Sindaco di Vicenza) (Servizio di Carlo Alberto Inghilleri)
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