22/09/2022 VICENZA – Smog. Dal primo ottobre tornano i limiti alla circolazione. Un sistema che per il Sindaco e Presidente della Provincia di Vicenza, Francesco Rucco, va superato. Per questo è pronto ad attivare anche l’Anci Veneto. || Il lockdown dei motori. Dopo la pandemia, c’è ancora aria di limitazioni, di restrizioni. Dal primo ottobre in clausura, a Vicenza, ci vanno 23.500 automobili, dagli Euro 0 agli Euro 4 diesel, che in centro storico e nei quartieri della prima cintura urbana resteranno spente anche quando le condizioni delle polveri sottili sono da bollino verde. Basteranno invece 4 giorni consecutivi di sforamento del Pm10 per bloccare anche i diesel Euro 5, veicoli immatricolati fino al 2014: soltanto 8 anni fa. E invece le cose si complicano con il blocco degli Euro 4 diesel e, in allerta arancione, anche degli Euro 5 a gasolio: un lockdown dei motori che, però, un altro lockdown, quello del covid, ha rivelato essere poco efficace:A quanto pare le ordinanze antismog non sono la soluzione del problema e, per di più, a pagarne il prezzo sono quei cittadini che non possono permettersi di comprare una macchina nuova. Purtroppo, però, i Comuni sono costretti ad adeguarsi: a dettare le linee guida dei provvedimenti anti-smog è l’Accordo di Programma firmato dalle Regioni del Bacino Padano. Quindi anche dalla Regione Veneto: a Vicenza l’amministrazione ha voluto però introdurre delle deroghe orarie, a beneficio di quei cittadini che devono andare e tornare dal lavoro. Ma per superare il lockdown dei motori e applicare politiche più efficaci a favore dell’ambiente serve qualcosa si più. – Intervistati SIMONA SIOTTO (Assessore all’Ambiente di Vicenza), FRANCESCO RUCCO (Sindaco di Vicenza) (Servizio di Carlo Alberto Inghilleri)
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