30/09/2022 BASSANO DEL GRAPPA – Finita l’estate si torna a parlare delle varianti di San Lazzaro, e scatta già la prima manifestazione per chiedere la salvaguardia della campagna bassanese || Basta cemento, la terra è stanca: uno slogan chiaro e preciso, che ricalca anche il sentimento comune a molti bassanesi, è alla base della nuova azione di protesta nei confronti dei progetti che potrebbero portare centinaia di migliaia di metri quadrati di capannoni, asfalto e cemento nelle campagne di San Lazzaro. Il quartiere ha già detto la sua, molte componenti della società civile hanno fatto altrettanto e ora scatta una nuova manifestazione che si terrà sabato pomeriggio. Il programma prevede il ritrovo dei partecipanti alle 15.30 in riva bianca, con la partenza alle 16 verso il centro di Bassano del corteo: un modo per unire – non solo virtualmente – San Lazzaro alla città con il gran finale da piazzale Cadorna a piazza Garibaldi. Organizza l’associazione bassanese per il rispetto ambientale Aria, ma vista la posizione di molti cittadini e sodalizi, non ultimo autorevoli gruppi di categoria come Coldiretti, è plausibile che all’evento aderiscano molti portatori d’interesse. Il tema è sempre quello, più volte messo sul piatto da abitanti, associazioni, esponenti politici di ogni schieramento: San Lazzaro non si tocca, l’ultimo lembo di campagna bassanese, le sue rogge, il suo potenziale agricolo non possono essere sacrificati sull’altare dell’economia. La lunga passeggiata sarà inoltre un modo per ricordare alla politica bassanese che fra non molto il doppio progetto sarà sottoposto al vaglio del consiglio comunale e delle conferenze di servizi. La resa dei conti si avvicina, qualcuno si è già esposto ufficialmente esprimendo la propria contrarietà a entrambe le proposte dei privati, qualcun altro nicchia. Ma il tempo stringe. Poi, di tempo, non ce ne sarà più. (Servizio di Ferdinando Garavello)


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