15/11/2022 VICENZA – Con il freddo e i riscaldamenti accesi, tornano ad aumentare le polveri sottili. E a Vicenza 30mila veicoli rischiano di restare in garage. || Siamo punto e a capo. Era già tutto previsto. Torna il freddo e, col freddo, anche l’allerta smog. Si riaccendono i riscaldamenti, si scaldano le stufe, e di conseguenza le polveri sottili sono destinate a crescere. E più crescono, più le auto si fermano. Dopo dieci giorni di superamento dei limiti, scatta la zona rossa e quindi lo stop, nel bacino padano, comprende tutte le vetture fino ai veicoli privati diesel euro 5, vale a dire macchine immatricolate fino al 2014, otto anni fa. Tradotto: più di diecimila auto e mezzi commerciali a cui, a Vicenza, nel rispetto del patto a cui anche la Regione Veneto ha aderito, viene vietato di circolare. Gli euro 6 sono solo un terzo del totale in città; mentre in tutto il vicentino i veicoli alimentati solo ad elettricità sono poco più di 2.250; ventimila le ibride, 40mila a gpl, 10mila a metano. A conti fatti, la maggior parte delle auto sono a rischio stop: mettendo insieme le vetture euro 0, 1, 2, 3 e 4 si calcola che a Vicenza saranno 23.500 le macchine che dovranno restare spente. Se ci aggiungiamo anche gli euro 5 diesel diventano 30mila veicoli costretti a rimanere in garage. – Intervistati SIMONA SIOTTO (Assessore all’Ambiente di Vicenza) (Servizio di Carlo Alberto Inghilleri)


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