02/12/2022 VENEZIA – Autonomia, il ministro Roberto Calderoli è giunto questa mattina a Venezia per incontrare il presidente Luca Zaia. Fissata la nuova tempistica della riforma e anticipato il meccanismo delle intese || Detta una tempistica precisa, misurabile, il ministro per gli Affari Regionali Roberto Calderoli, che da palazzo Balbi – forse non a caso – ha iniziato il suo tour d’incontri con i presidenti di Regione.Sul tavolo, inevitabilmente, la svolta autonomista, che – assicura – non potrà prescindere dalla definizione dei famigerati Lep, i livelli essenziali di prestazione da garantire in tutte le aree del Paese, e questo attraverso la logica dei costi standard piuttosto che della spesa storica.E a Venezia il ministro leghista non dà soltanto il cronoprogramma della riforma ma anticipa anche il meccanismo delle intese tra Governo e Regioni una volta approvata la legge quadro. La questione non è di dettaglio e riguarda l’attribuzione delle materie.La strada – nonostante l’accordo di maggioranza – è lastricata di distinguo e polemiche. La parola spetta al Parlamento e il fronte dei governatori sembra sempre meno compatto e balcanizzato tra nord e sud con l’ultima proposta – in ordine di tempo – del governatore Vincenzo De Luca di predisporre una piattaforma comune per la sburocratizzazione al posto dell’autonomia.A Venezia, il ministro riceve i regali di rito, statutetta del leone di San Marco e Bandiera. “Da lombardo invidio lo spirito identitario del Veneto”, confida.Insomma, nessuna parola di circostanza. L’Asse Zaia-Calderoli è una questione anche plastica, l’ultima fiche da giocare sul tavolo della politica nazionale. – Intervistati ROBERTO CALDEROLI (Ministro per gli Affari Regionali e l’Autonomia), LUCA ZAIA (Presidente Regione Veneto) (Servizio di Cristian Arboit)


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