05/01/2023 BASSANO DEL GRAPPA – Nelle campagne di San Lazzaro si celebra l’Epifania della terra, fra ambiente e spiritualità. Per dare voce a chi una voce non ha || A Chi non ha voce in capitolo, ma molto da dire. Una dedica che sembra tagliata su misura per i residenti di San Lazzaro, Riva Bianca e Rambolina che da mesi chiedono che qualcuno ascolti anche le loro opinioni sul doppio progetto che potrebbe portare capannoni, asfalto e cemento nell’ultimo lembo di campagna bassanese. Una dedica, quella rivolta dall’associazione ambientalista Aria, che invita tutti a partecipare all’Epifania della terra organizzata domani pomeriggio proprio in Riva Bianca, nel cuore della campagna di San Lazzaro. Una festa allo stesso tempo laica e religiosa, che permetterà di riscoprire antiche tradizioni nel segno della spiritualità. Ma a volte le faccende dell’anima possono andare a braccetto con quelle materiali, con la terra, il suolo e quel che rappresentano nella tradizione veneta. Insomma, con l’attualità di un iter che molto spesso è stato poco chiaro e poco condiviso. Già, perché la parola epifania vuol dire manifestazione, apparizione, emersione e se vogliamo tradurla dal sacro al profano, sono in tanti a sperare che l’Epifania possa finalmente far emergere tutti i punti di vista sulla vicenda di San Lazzaro. E che nella calzetta di San Lazzaro ci sia, una volta per tutte, una presa di posizione chiara e decisa da parte della politica del territorio. Poi, se qualcuno ci troverà pure del carbone poco male, con quello che costa adesso il riscaldamento. (Servizio di Ferdinando Garavello)


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