16/01/2023 BASSANO DEL GRAPPA – Riparte da zero l’iter che potrebbe portare capannoni, asfalto e cemento nelle campagne di San Lazzaro, ma a giugno la politica dovrà decidere una volta per tutte il destino del progetto || Altro giro, altra corsa sulla giostra di San Lazzaro. Ma questo è il rush finale e in un modo o nell’altro metterà la parola fine a questa vicenda, iniziata poco meno di un anno fa con la presentazione ai residenti del quartiere del progetto che potrebbe portare capannoni, asfalto e cemento nell’ultimo lembo di campagna bassanese. Che poi si sia saputo con il passare del tempo che di progetto ne era già partito un altro, altrettanto grande e speculare nell’area di Riva Bianca e Rambolina, è ormai storia bassanese. Di certo al momento c’è solo che quest’ultimo iter, ovvero quello legato al piano Pengo, è fermo con le quattro frecce in seguito al preavviso di diniego inviato ai privati. L’altro, invece, è stato azzerato e ripartirà ufficialmente il 16 febbraio con la prima riunione della nuova conferenza di servizi varata per valutare ogni aspetto della proposta delle imprese che vorrebbero costruire in San Lazzaro. Dal gong di quella data ci saranno 90 giorni di tempo per chiudere il cerchio con le decisioni dei vari enti preposti, poi il cerino passerà nelle mani della politica. Ovvero del consiglio comunale cittadino, che avrà l’onere e l’onore di dire l’ultima parola sulla vicenda. Il sindaco di Bassano, Elena Pavan, ha dichiarato in un’intervista sotto San Silvestro che “il consiglio comunale potrà benissimo esprimere parere sfavorevole, ma può essere poi bypassato in Regione”. Una frase che va in controtendenza a quanto dichiarato molte volte dall’assessore cittadino all’urbanistica, Andrea Viero, e che secondo alcuni conferma come si sia creata una forte tensione politica attorno al tema di San Lazzaro. Da parte sua il quartiere – anzi, i quartieri – hanno già detto come la pensano, e lo stesso hanno fatto residenti e associazioni. Tutti assieme sugli autoscontri di San Lazzaro, dove però non si diverte proprio nessuno. (Servizio di Ferdinando Garavello)

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