20/01/2023 ALTOPIANO – Prende forma il progetto di un’onorificenza ai Comuni dell’Altopiano per ricordare e onorare il dramma dei profughi della Prima guerra || Sono passati più di 100 anni dalla fine della Prima guerra mondiale. Tutto è cambiato da allora, anche se – come diceva qualcuno – “La guerra è una brutta bestia che gira il mondo e non si ferma mai”. E proprio sull’Altopiano dei Sette Comuni sono ancora ben visibili le impronte di quella bestia, che a suo tempo ha lasciato sul quel lembo di Veneto un grande vuoto. Quando il conflitto ha bussato alle porte dell’Altopiano, infatti, la popolazione è stata sfollata e un fiume di profughi è sceso dalla montagna per conoscere il dolore e lo sradicamento in pianura. Questo dramma è ancora vivo nella memoria delle generazioni che sono tornate, dopo l’orrore della guerra granda, a far rivivere l’Altopiano e le sue contrade. Per tanti anni questo dolore è rimasto per così dire “privato” nelle case e nei cuori dei figli e dei nipoti di quei profughi, poi è successo qualcosa. Nel 2016, in occasione della visita del presidente della Repubblica Sergio Mattarella in Altopiano l’allora presidente dell’Unione Montana Emanuele Munari parlò con il capo dello Stato di quanto era accaduto al popolo altopianese e nacque l’idea di un’onorificenza al valor civile proprio per ricordare quanto subito dalle genti dei Sette Comuni. Ora questa ipotesi è realtà e il percorso può iniziare con le delibere dei vari Municipi favorevoli al conferimento dell’onorificenza. L’iter verrà presentato ai sindaci e ai cittadini domani alle 14:30 nella sede dell’Unione Montana, dove Giancarlo Bortoli, il coordinatore del comitato scientifico che sta seguendo le varie fasi del percorso, darà ufficialmente il via allo sprint finale. Un momento storico per l’Altopiano e per il Veneto, che non hanno mai dimenticato. (Servizio di Ferdinando Garavello)


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