31/01/2023 ASIAGO – La situazione del punto nascite di Asiago, al centro di una lunga trattativa fra Ulss7 e sindacati, finisce il Prefettura || Finisce in Prefettura la situazione del punto nascite dell’ospedale di Asiago, al centro da tempo di pressanti richieste da parte della popolazione dell’Altopiano dei Sette Comuni, dei lavoratori e anche dei sindacati: sigle sindacali e direzione dell’Ulss7 Pedemontana stanno da tempo discutendo del servizio, la cui struttura non permetterebbe secondo i sindacati e il personale di rendere autonomo il punto nascite asiaghese. Questo problema si innesta sull’annosa carenza di medici pediatri, il cui orario di servizio ridotto non garantirebbe una disponibilità adeguata al territorio altopianese. Finché il tempo vira al bello i rischi sono effettivamente minimi, ma in caso di un’emergenza la distanza fra il punto nascite di Asiago e le altre strutture dell’Ulss7 potrebbe diventare determinante. E questo vale anche per il personale che deve raggiungere l’ospedale. L’assenza di risposte efficaci da parte dell’azienda sanitaria diretta da Carlo Bramezza ha quindi portato alla proclamazione dello stato di agitazione del personale in servizio nelle Unità Operative del dipartimento Materno Infantile di Bassano del Grappa, Santorso e Asiago. La Prefettura ha convocato le parti domattina alle 11:30 per una riunione che si terrà a Vicenza, alla quale parteciperanno tutti i sottoscrittori dello stato di agitazione: Cgil, Cisl, Uil, Nursind, Cub, Nursing Up e ovviamente l’azienda sanitaria Pedemontana e i rappresentanti dei lavoratori. La vicenda è tenuta in grande considerazione dai residenti dei Sette Comuni, per i quali l’ospedale è un punto di riferimento imprescindibile. E il punto nascite, che universalmente è riconosciuto come un servizio che deve restare aperto, è al centro di questo progetto. Ma – come ribadiscono sindacati e lavoratori – serve una diversa organizzazione. (Servizio di Ferdinando Garavello)


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