03/03/2023 BASSANO DEL GRAPPA – Tutto tace su San Lazzaro e sui progetti che potrebbero portare capannoni, asfalto e cemento nelle campagne bassanesi. Ma i cittadini vogliono risposte, e chiedono anche che fine abbia fatto la nuova legge sul consumo di suolo ferma in Consiglio regionale || L’ambiente non ha partito politico. La campagna non è di destra, né di sinistra. Il verde è un colore che non ha colore politico, bandiere, scopi, appartenenze. Parte da qui, da questo concetto di base che è bene ribadire, la richiesta dei cittadini che pretendono di essere ascoltati, di poter far sentire la propria voce anche nei palazzi, nelle stanze dei bottoni, nelle sedi istituzionali dove si decide il futuro del verde, della campagna. Di San Lazzaro. E questo gruppo di cittadini, dove rientrano residenti, persone attente all’ambiente, agricoltori, associazioni di categoria come Coldiretti, quartieri di Bassano e loro referenti nominati dagli abitanti, chiede solo che qualcuno raccolga la sua voce. L’unica voce che si è levata dalla politica è stata quella di Fratelli d’Italia, che tramite l’assessore regionale al lavoro Elena Donazzan si è schierata con i privati che hanno proposto i progetti, mettendo sul piatto della bilancia l’occupazione. Il consigliere comunale di maggioranza Gianluca Pietrosante tiene la stessa rotta, definendo “confusa” su questo argomento la compagine che sostiene la giunta Pavan. Ma da questa sponda non è arrivata alcuna risposta, nessuna presa di posizione. E il timer scorre inesorabile verso le scadenze di questo percorso, che tornerà in conferenza di servizi il 14 marzo. A proposito di scadenze c’è poi un’altra cosuccia sulla quale la politica locale e regionale potrebbe rispondere: che fine ha fatto l’aggiornamento della legge sul consumo di suolo licenziata dalla commissione consiliare regionale nell’aprile dell’anno scorso. Si tratta di un provvedimento ritenuto di grande impatto, che aspetta solo di essere votato dall’aula del consiglio regionale per diventare efficace. Ma questo non è successo negli ultimi 11 mesi. (Servizio di Ferdinando Garavello)


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