31/03/2023 PADOVA – Il Partito democratico del Veneto lancia una campagna per chiedere alla Regione di abbattere i tempi di attesa, rispettare i criteri di priorità e garantire il diritto universale alla salute. Al via la raccolta firme || Nel 2022, su 29 milioni di prescrizioni mediche la Regione del Veneto ne ha erogato solo 16 milioni nelle strutture pubbliche. Questo significa che le altre 13 milioni di visite o analisi sono state effettuate in cliniche private oppure sono rimaste inevase. Rispetto al 2019 – anno di riferimento pre pandemia – le prestazioni mediche non evase sono aumentate di un milione. Il Pd regionale parte da questi numeri forniti dalla V commissione regionale Sanità per lanciare la sua mobilitazione a sostegno della sanità pubblica. Il tema centrale sono proprio le liste d’attesa. Una legge troppo poco conosciuta e così quasi un veneto su due è costretto a rinunciare alle cure o a rivolgersi al settore privato pagando di tasca propria per superare i tempi infiniti delle liste d’attesa. Gli altri punti su cui si concentra la campagna del Pd a sostegno della sanità pubblica sono la carenza dei medici di medicina generale, e quella di personale infermieristico e sanitario soprattutto nei pronto soccorsi e la tutela della salute mentale.”La salute è anche una questione di tempo – ha ricordato Martella – e quando una persona deve attendere anche 6, 9 o 12 mesi per fare una visita è un fallimento per la Regione, ed è chiaro che di fatto le viene negato il diritto alla salute. Eccellenti sono medici e infermieri che assicurano il servizio in condizioni sempre più disagiate, diverso è il giudizio sull’organizzazione della sanità che compete alla regione”.Nei circoli dem veneti e online sarà possibile sottoscrivere la petizione. – Intervistati ANNA MARIA BIGON (Vicepres. V Commissione Sanità Regionale), ANDREA MARTELLA (Segretario Regionale del Pd) (Servizio di Valentina Visentin)


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