12/04/2023 NANTO – Dopo 14 anni dal delitto si chiude formalmente la vertenza civilistica del omicidio del colonnello Valerio Gildoni. La Corte d’Appello ha riconosciuto la totale infermità mentale dell’omicida. || Totalmente incapace di intendere e volere. Così ha deciso la Corte di Appello di Venezia in merito all’omicidio del colonnello Valerio Gildoni chiudendo definitivamente il caso dopo 14 anni. I giudici hanno stabilito che Battista Zanellato, l’uomo che nell’estate del 2009 uccise l’ufficiale dell’Arma, era totalmente infermo di mente, disponendo cosi 100 mila euro solo alla moglie di Gildoni. Un indennizzo e non il totale risarcimento di 2 milioni di euro chiesto dai familiari del colonnello, chiudendo così anche la vertenza civilistica del caso. Battista Zanellato, deceduto nel 2016, aveva 85 anni nel luglio del 2009. Un periodo in cui l’anziano era soggetto a vari problemi di salute e decise di barricarsi in casa asseragliandosi armato del suo fucile da caccia. Il figlio diede l’allarme chiedendo l’intervento del medico curante che arrivò con i militari in compagnia del colonnello Gildoni appena insediato a Vicenza. Sull’intenzionalità del colpo fatale sparato al colonnello appena entrato in casa non fu mai celebrato il processo d’appello e l’udienza fu rinviata fino alla morte dell’imputato. – Intervistati MANUELA VECCHIATTI (SINDACO DI NANTO), CIRO PICCOLI (SINDACO DI MONTEGALDELLA), ANDREA NARDIN (PRESIDENTE PROVINCIA DI VICENZA) (Servizio di Daniele Garbin)


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