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GALLIO | OSSA IN CANONICA A STOCCAREDDO, UNA MANCIATA DI BOTTONI RISOLVE L’ENIGMA?

05/05/2023 GALLIO – Alcuni bottoni rinvenuti nel sacco che custodiva le ossa ritrovate in canonica a Stoccareddo di Gallio potrebbero fare luce sulla vicenda che sta tenendo l’altopiano con il fiato sospeso || Una manciata di bottoni potrà fare luce sul ritrovamento di ossa che sta tenendo l’Altopiano con il fiato sospeso da giorni: nel sacco contenente resti umani rinvenuto nella canonica della parrocchia di San Giovanni Battista, a Stoccareddo di Gallio, c’erano anche alcuni bottoni. È quanto trapela in queste ultime ore sulla vicenda e questa novità porta a pensare che i bottoni siano stati stati messi nel sacco proprio perché rinvenuti assieme alle ossa nel territorio di Stoccareddo, che nel secolo scorso ha ospitato un cimitero di guerra. Pare, ma l’indiscrezione non è confermata, che si possa trattare di bottoni di una divisa militare, dettaglio che chiuderebbe il cerchio identificando in modo definitivo i resti contenuti nel sacco ritrovato in canonica con quelli di un caduto del primo conflitto. Resta invece da chiarire il perché quel sacco sia stato dimenticato in una soffitta, forse per decenni. Nel frattempo la procura ha aperto un fascicolo ipotizzando il reato di occultamento di cadavere, e dovrebbe affidare a un anatomopatologo una verifica per dare un inquadramento temporale ai resti. Pare inoltre che sia già stata fatta una prima ispezione delle ossa, riconducibili a un individuo di sesso maschile morto da molto tempo. Tutti indizi che riconducono a un milite ignoto della prima guerra ritrovato chissà quando e per motivi sconosciuti non consegnato alle autorità. Uno dei tanti sepolti nel cimitero militare esistente a Stoccareddo, che raccoglieva i resti tumulati nelle fosse comuni e in sepolture singole dopo la battaglia dei Tre Monti del gennaio del 18, risultata decisiva per difendere la pianura bassanese dal disperato assalto degli austro ungarici. Il cimitero di guerra è rimasto fino all’inizio degli anni trenta, quando il camposanto – dedicato alla memoria del caduto Roberto Sarfatti – è stato smantellato per portare le salme nel sacrario del Leiten di Asiago. E proprio nell’ossario verranno quasi certamente depositate le ossa una volta finiti gli acc (Servizio di Ferdinando Garavello)


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