16/05/2023 BASSANO DEL GRAPPA – Ha tutto l’aspetto dell’ultimatum la lettera spedita da Baxi al sindaco e ai consiglieri comunali: in ballo l’area ex Iar e San Lazzaro, oltre a 700 posti di lavoro || Avete presente il vecchio gioco del domino, dove una pedina cade e dà il via a un movimento inarrestabile? Ecco, è quello che sta succedendo a Bassano in questi giorni. Peccato che al posto delle tessere ci siano un’azienda e una multinazionale, centinaia di posti di lavoro, investimenti immensi, aree verdi, cittadini e quartieri. Già, stiamo parlando della faccenda che coinvolge Baxi e Pengo, San Lazzaro e il Comune, i bassanesi e una serie di interessi – economici e morali – davvero importanti. Ma andiamo con ordine. Pochi giorni fa la Baxi ha inviato al sindaco di Bassano Elena Pavan, ai consiglieri comunali e alla giunta una mail nella quale si spiega la situazione attuale dello stabilimento cittadino. Un polo in cui lavorano mille persone, con un indotto di un altro migliaio di lavoratori nelle piccole e medie fornitrici. A causa dell’evoluzione del mercato delle caldaie, in cui è impegnata la multinazionale, l’azienda deve allargarsi e per farlo ha identificato lo stabilimento ex Iar. E qui entra in gioco Pengo, che in quel polo ha un magazzino che si vorrebbe spostare. E dove? Nella lettera si parla genericamente di un’area a sud di Bassano, ma tutti sanno che stiamo parlando di San Lazzaro. Ma la pratica San Lazzaro – divisa in due faldoni che fanno capo a Pengo da una parte e al trio Agb, Meb e Brunello dall’altra – è finita su un binario morto. Ecco le opzioni: se Pengo potrà insediarsi in San Lazzaro si libererà l’ex Iar e tutto andrà a posto, in caso contrario la multinazionale potrebbe investire per le nuove linee produttive all’estero. E così le eventuali conseguenze per il mancato investimento delle pompe di calore sono la progressiva riduzione dell’organico per Baxi e per l’indotto, con una stima per difetto di almeno 700 posti di lavoro. Prospettive spaventose per Bassano e dintorni, che secondo i ben informati potrebbero portare in tempi molto rapidi alla convocazione di un consiglio comunale straordinario. L’Amministrazione, in ogni caso, è chiama (Servizio di Ferdinando Garavello)


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