20/05/2023 VICENZA – Morti sul lavoro. Il caso del 25enne di Tezze sul Brenta, Andrea Soligo, deceduto l’anno scorso, apre la questione della sicurezza || Morti, incidenti e infortuni sul lavoro. Il Veneto registra numeri inquietanti. E proprio dal decesso dell’operaio 25enne di Tezze sul Brenta, Andrea Soligo, avvenuto il 5 gennaio 2022, che perse la vita cadendo da una scala mentre cambiava un neon, per cui è stata aperta un’inchiesta giudiziaria archiviata in tutta fretta, la cub, confederazione unitaria di base, ha organizzato un incontro per fare il punto su quella che è stata definita una guerra silenziosa e strisciante.In prima linea i genitori di Andrea Soligo, che ha lasciato una moglie e due bambini in tenera età. Loro non si arrendono alla decisione del tribunale.Quella di Andrea Soligo è una delle 1090 morti sul lavoro. Una vergogna per un paese definito civile, dicono i rappresentanti sindacali e i legali che seguono la vicenda dell’operaio tedarorto.La moglie di Soligo, dopo la prima archiviazione del caso, ha chiesto giustizia e verità, rivolgendosi alle massime istituzioni. Ma anche in questo caso… – Intervistati MARIA TERESA TURETTA (Segretaria Regionale CUB), PAOLA SIMEONI (Mamma Andrea Soligo), AVVOCATO FABIO CAPRARO (Co-difensore Famiglia Soligo), GIORGIA GATTO (Moglie Andrea Soligo) (Servizio di Vanessa Banzato)


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