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BASSANO DEL GRAPPA | ISACC, PESERICO VINCE IL BRACCIO DI FERRO: ADDIO VILLA SERENA

20/06/2023 BASSANO DEL GRAPPA – Clamoroso ribaltone nella vicenda che vede protagonisti il cda dell’Isacc e l’Amministrazione comunale || Avete presente la durissima guerra di trincea fra l’Amministrazione di Elena Pavan e l’Isacc, con le richieste di dimissioni rifilate dal pubblico al cda e le infinite polemiche sorte attorno alla gestione delle case di riposo bassanesi da parte del presidente Clemente Peserico? Ecco, dimenticatevene pure perché è tutta acqua passata sotto le stilate del ponte vecchio. O almeno così sembra, almeno a sentire le notizie che lo stesso Peserico ha diffuso nel corso di una riunione che si è tenuta lunedì pomeriggio nella sede Pazzaglia Basso Sturm. La convocazione per amministratori e sigle sindacali parla chiaramente della costruzione di una nuova palazzina adiacente allo Sturm in grado di accogliere 120 ospiti, in modo da applicare il tanto discusso spostamento da villa Serena. Quest’ultima sede diventerà quindi, almeno secondo alcune indiscrezioni che provengono dall’incontro di lunedì, uno scatolone vuoto che alla scadenza degli accordi fra Comune e Isacc dovrebbe tornare nelle disponibilità municipali. Niente di nuovissimo, a dire il vero, perché già qualche mese fa proprio Peserico aveva rimandato al mittente le richieste di dimissioni annunciando ampliamenti e interventi. Si vede che la risposta era stata molto efficace, perché la faccenda si sta instradando proprio nella direzione voluta dal cda dell’Isacc. Non si sa a questo punto che fine faranno ordini del giorno, striscioni, votazioni all’unanimità e prese di posizione fortissime da parte del mondo politico e civico bassanese. Forse qualcuno dirà nei prossimi giorni, magari in conferenza stampa, che ci si era sbagliati e che va bene così. Forse qualcuno non dirà niente ma si passerà direttamente ai fatti con progettazioni e passaggi di consegne. Forse qualcuno dirà che non era vero niente, e che a sbagliarsi sono stati tutti quelli che avevano chiesto una gestione diversa dell’Isacc. Alla faccia dei passi indietro. (Servizio di Ferdinando Garavello)


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