25/07/2023 BASSANO DEL GRAPPA – Il futuro di San Lazzaro spacca in due la città e c’è chi chiede un referendum per capire quale sia la volontà dei bassanesi || Il tempo scorre veloce e si va verso lo scontro finale sull’affare Baxi/Pengo e sulla linea che collega l’ex Iar e lo stabilimento della multinazionale con l’ultimo lembo di campagna bassanese. Giovedì si vota e il voto dei consiglieri comunali sancirà il futuro della città, in un modo o nell’altro. Ma la vicenda ha creato due grandi poli contrapposti e proprio come sono divisi i consiglieri – anche fra gli schieramenti – così è divisa la città. Un cambiamento che non è stato governato ha costruito le fondamenta per una contrapposizione tanto forte quanto improponibile: lavoro contro ambiente è roba d’altri tempi e sono in molti a sostenere che va garantita sì l’occupazione, ma va garantito anche il rispetto dell’ambiente. Secondo il Pd non è mancata solo la capacità di governare questo imponente cambiamento da parte dell’Amministrazione Pavan, ma anche la capacità di parlare con la cittadinanza, informandola e ottenendo delle risposte. Che la questione sia di grande attualità è fuor di dubbio, dato che si moltiplicano le prese di posizione e le conferenze stampa su San Lazzaro e il caso Baxi, gli annunci ufficiali e quelli confidenziali da parte della politica e le richieste dei cittadini. Come è giusto che sia quando la posta in gioco è enorme. – Intervistati LUIGI TASCA (Segretario PD Bassano del Grappa) (Servizio di Ferdinando Garavello)


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