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MONTECCHIO MAGGIORE | LABORATORIO TESSILE CHIUSO, SCOPERTE 4 PERSONE AL LAVORO RIDOTTE IN SCHIAVITU’

07/08/2023 MONTECCHIO MAGGIORE – Sospesa l’attività imprenditoriale di un laboratorio tessile di Montecchio Maggiore. Denunciato il titolare su cui pende una maxi-sanzione per aver ridotto in schiavitù alcuni dipendenti. || 4 persone di origine cinese ridotte in stato di schiavitù sono state scoperte dagli uomini della Guardia di Finanza provinciale costrette a lavorare in un laboratorio tessile di Montecchio Maggiore. E’ il risultato dell’ultimo blitz condotto dalle Fiamme gialle nel contrasto del lavoro nero e dell’economia sommersa che mina l’intero settore economico legale. Inoltre sono numerose e gravi le violazioni riscontrate dai finanzieri delle norme poste a tutela della salute e sicurezza dei lavoratori nei luoghi di produzione che hanno portato alla denuncia del datore di lavoro e alla chiusura dell’attività. Complessivamente erano 9 i dipendenti che operavano in un seminterrato cucendo tessuti per noti marchi internazionali impiegando macchine da cucire professionali su cui erano stati rimossi tutti i dispositivi di sicurezza per velocizzare la produzione. Nei pressi delle attrezzature in precarie condizioni era stata ricavata anche un dormitorio in una “stanza di fortuna” destinata al riposo degli operai. Le aree di lavoro prive di ogni segnaletica di sicurezza avevano le vie di fuga in caso di emergenza ostruite dall’accumulo degli scarti di lavoro. Il titolare non aveva inoltre ottemperato alle basilari norme di sicurezza del piano di emergenza ed evacuazione, non avendo redatto nessun documento di valutazione dei rischi, la formazione e l’addestramento dei lavoratori e la nomina del relativo responsabile. Tali condizioni di precarietà hanno richiesto l’intervento degli uomini dell’ispettorato del Lavoro di Vicenza che stanno compiendo con i finanzieri ulteriori accertamenti anche sulla posizione degli altri 5 dipendenti cinesi non clandestini trovati al lavoro. Se risultassero impiegati “in nero” il titolare dovrà pagare una maxi-sanzione di 54.00 euro e una ulteriore sospensione dell’attività imprenditoriale. – Intervistati CATERINA VIOLANTE FALZACAPPA (COMANDANTE COMPAGNIA GUARDIA DI FINANZA – ARZIGNANO) (Servizio di Daniele Garbin)


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