05/09/2023 BASSANO DEL GRAPPA – Il consiglio regionale approva una proposta di legge nazionale per riaprire i tribunali soppressi dal Governo Monti. Primo fra tutti Bassano, che potrebbe rinascere sotto forma di tribunale della Pedemontana || Riparte da Venezia il percorso che potrebbe portare alla riapertura del tribunale della Pedemontana. Dopo le visite bassanesi del sottosegretario alla giustizia Andrea Ostellari, infatti, il percorso sembra essersi incagliato a Roma, dove la scadenza di agosto per importanti novità non è stata rispettata. La sindaca Elena Pavan ha scritto al ministro della giustizia, Carlo Nordio, ma nel frattempo i consiglieri regionali del territorio non sono rimasti con le mani in mano. E così il vicepresidente del Consiglio Veneto, Nicola Finco, ha proposto assieme ai colleghi Alberto Villanova ed Enoch Soranzo un pacchetto di legge da trasmettere al Parlamento. Importante la provenienza dei firmatari, che va appunto dal bassanese alla Marca e alla provincia di Padova, a confermare l’interesse sovraterritoriale del tribunale. E importante anche la provenienza politica, dato che due importanti partiti di Governo nazionale – Lega e Fratelli d’Italia – sono rappresentati in calce al provvedimento. La proposta è stata approvata e ora l’iter vuole cancellare la scelta operata undici anni fa dall’allora Governo Monti, definita fallimentare da chi oggi chiede la riapertura del palazzo di giustizia bassanese. All’epoca furono tagliate dalla geografia giudiziaria importanti sedi come Cittadella, Este, Adria, Castelfranco Veneto, Conegliano Veneto, Montebelluna, Chioggia, Dolo, Portogruaro, San Donà di Piave, Pieve di Cadore, Legnago, Soave e Schio. Il nuovo assetto ha scontentato molti, a partire dai cittadini, e ora un fronte compatto di sindaci, addetti ai lavori, aziende chiede di rivedere quella scelta varando il tribunale della Pedemontana: una sede in grado di assorbire le istanze di un territorio molto vasto, dalla grande concentrazione di aziende e attività. Una sede che fisicamente esiste già, basta solo girare la chiave per accendere la macchina. Ora, con il voto in consiglio regionale, quel momento è ancora più vicino. (Servizio di Ferdinando Garavello)
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