02/10/2023 BASSANO DEL GRAPPA – Arriva finalmente una commissione consiliare comunale sul tema del tribunale della Pedemontana. Peccato che la si faccia a…Vicenza, dove il tribunale di Bassano non è propriamente ben visto. || Si informano le signorie loro che la prima commissione consiliare è convocata il giorno 6 ottobre 2023 alle 17 per la trattazione del seguente argomento. Ovvero il progetto di istituzione del tribunale della Pedemontana veneta. Bene, direte voi. È proprio il momento di tornare a parlare del tribunale della Pedemontana, visto che i sei mesi di tempo promessi dalle autorità come tempistica per l’organizzazione del percorso sono scaduti ad agosto e non si è più saputo niente del progetto. Ma, fermi tutti! Torniamo a osservare da vicino la convocazione ufficiale della commissione, perché non è mica del Comune di Bassano. E neanche di un altro comune del territorio interessato dal progetto. Questa è una convocazione dell’Amministrazione comunale di Vicenza, che prima ancora di Bassano e di tutti gli altri va a trattare il tema dell’apertura del vecchio/nuovo palazzo di giustizia in un momento molto critico dell’iter iniziato a febbraio e sfociato – finora – in un niente di fatto. Che la convocazione non sia da prendere sottogamba è confermato dal fatto che sono stati invitati, oltre ai consiglieri comunali di Vicenza, anche il sindaco Giacomo Possamai, la vicesindaca e il presidente del consiglio comunale, il capo di gabinetto della questura berica Nevio di Vincenzo, il presidente della corte d’Appello di Venezia Carlo Citterio e a molte altre personalità che ruotano attorno al tribunale di Vicenza e dintorni. Proprio l’ordine degli avvocati di Vicenza si era espresso, assieme ai colleghi di Padova e Treviso, contro il progetto bassanese definendolo “fuori dal tempo”. A nulla sono valse le rassicurazioni del ministro alla giustizia, Carlo Nordio, che ha già parlato di dotazione organica per il tribunale bassanese, la cui apertura non andrebbe quindi a influire sull’assetto delle altre strutture del territorio. E oggi ci si ritrova con un paradosso tutto veneto, nel quale sindaci e politici, associazioni di categoria e professionisti tirano da una parte, mentre altri prof (Servizio di Ferdinando Garavello)

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