06/10/2023 VICENZA – Inquinamento Pfas. All’ultima udienza del processo contro 15 manager della Miteni di Trissino, protagoniste ancora le testimonianze delle parti civili. E’ stato il turno della società Acque del Chiampo. || Anche il legale della Società idrica Acque del Chiampo stigmatizza il rischio per la collettività di doversi sobbarcare oltre al danno ambientale ed alla salute già patito anche il danno economico derivato dall’inquinamento dei Pfas. Nell’ultima udienza del processo contro i 15 manager che hanno gestito l’impianto di Trissino della Miteni, è stato il turno a testimoniare del direttore generale Andrea Chiorboli che ha elencare quanto la sua società ha fin qui finanziato. Dal 2013 ad oggi sono stati spesi oltre 8 milioni di euro per garantire la continuità del servizio con l’installazione e l’adeguamento degli impianti di trattamento, allla continua verifica dell’assenza di inquinanti attraverso analisi chimiche, la sostituzione dei filtri a carbona attivo e la realizzazione di una rete di interconnessione con altre fonti sicure. Un piano programmato fino al 2029 per un costo complessivo totale di 37 milioni di euro. Un attività condotta in sinergia con la Regione Veneto e gli altri gestori che si sono costituiti parti civili e che stanno rendicontando ai giudici l’oggettivo danno economico. – Intervistati avv. MARCO TONELLOTTO (LEGALE ACQUE DEL CHIAMPO) (Servizio di Daniele Garbin)


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