08/11/2023 BASSANO DEL GRAPPA – Dalle schede ospedaliere che prevedevano il San Bassiano come un punto di riferimento regionale per la protesica mininvasiva fino all’addio al robot Mako Stryker: la parabola della sanità della Pedemontana porta in Regione la situazione dell’ospedale di Bassano || Da centro di riferimento regionale per la protesica mininvasiva a ospedale dotato della più recente tecnologia per l’ortopedia chirurgica e ritorno, il passo è piuttosto breve. Parliamo della parabola del San Bassiano, delle schede ospedaliere varate dalla Regione nel 2019, dell’arrivo del robot Mako Stryker e della dismissione di quest’ultimo che va a braccetto con le dimissioni del primario di ortopedia, Giovanni Grano. E ne parla anche il vicepresidente del consiglio regionale veneto, Nicola Finco, in un’interrogazione alla giunta regionale nata per capire cosa stia succedendo al San Bassiano rispetto a quanto previsto. Già, perché l’obiettivo di fare dell’ospedale di Bassano il riferimento dell’attività protesica mininvasiva regionale era stato inserito nero su bianco nelle schede varate quasi cinque anni fa. Ma andiamo con ordine e torniamo al momento in cui era stato annunciato in pompa magna l’arrivo del robot per l’ortopedia chirurgica come punta di diamante di un’offerta regionale. Ecco, ora avanti veloce fino a pochi giorni fa, quando il robot è sparito dalle sale operatorie. Eppure la commissione regionale per l’investimento in tecnologia ed edilizia aveva espresso parere favorevole alla procedura di gara anche per ottenere una valutazione statisticamente significativa della tecnologia e prescrivendo per l’azienda sanitaria il compito di definire un protocollo di raccolta dati sugli esiti e sul rapporto fra spese e interventi, per mettere a confronto il sistema robotico con la chirurgia tradizionale. Solo nel periodo fra l’aprile del 2021 e l’agosto dell’anno successivo erano stati eseguiti 102 impianti con il robot ortopedico, ricorda il vicepreisidente Finco nel provvedimento, di cui 87 all’anca e 15 al ginocchio. Ovvero il 14 per cento dei 753 interventi programmati eseguiti dall’inizio dell’utilizzo della piattaforma. Motivo – ribadisce il consigliere regionale della Lega – per il quale l’Ulss7 ha deciso di acquistare ulteriore materia (Servizio di Ferdinando Garavello)


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