27/11/2023 BASSANO DEL GRAPPA – Clamoroso a Vicenza: arriva in consiglio comunale una mozione per stoppare il tribunale della Pedemontana || Sono passati nove mesi da quando la politica nazionale e locale, il Governo e le amministrazioni locali si sono ritrovate a Bassano per varare il progetto del tribunale della Pedemontana. Era stato posto un orizzonte temporale di sei mesi per importanti novità. Quel termine è scaduto ad agosto e novità non ce ne sono. Anzi, una c’è ed è pure piuttosto importante, perché il tribunale della Pedemontana è al centro di una mozione che verrà portata già domani in consiglio comunale. Attenzione, però: se vi siete alzati dalla poltrona per festeggiare è meglio se tornate a sedere. Già, perché il consiglio comunale è quello di Vicenza e la mozione è contro il palazzo di giustizia bassanese. A proporre il provvedimento sono infatti consiglieri di maggioranza e opposizione, uniti nel dire di “no” al progetto portato avanti dai Comuni di tre province, da associazioni di categoria e professionali, cittadini e in generale da un territorio nel quale vivono mezzo milione di persone. Per non parlare del tessuto imprenditoriale, economico e commerciale di un’area di grande vivacità. Il tema è ben noto ed era finito anche al centro di una commissione consiliare tenutasi proprio a Vicenza nella quale erano emerse tutte le perplessità di chi teme che l’apertura di un tribunale a Bassano porti via risorse da quello del capoluogo. Gli avvocati vicentini e padovani avevano già bocciato di fatto la proposta della Pedemontana, mentre il ministro della Giustizia Carlo Nordio aveva assicurato che il palazzo di giustizia bassanese non andrà a drenare risorse sotto questo profilo. Insomma, lo scontro è aperto e a questo punto, visto che non arrivano novità di alcun tipo da Roma, il rischio è che si risolva in una baruffa fra Vicenza e Bassano con la politica nazionale tirata per la giacca dal fronte del sì e da quello del no. Il rischio è che non solo il bassanese, ma tutta la Pedemontana si trovino a rimanere con il proverbiale cerino in mano, scottandosi le dita per l’ennesima volta e rimanen (Servizio di Ferdinando Garavello)
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