05/12/2023 VENEZIA – Giornata di sciopero e di protesta per medici e infermieri veneti, che hanno manifestato a Venezia per denunciare lo stato di crisi della sanità pubblica. || «La sanità si ferma oggi per non fermarsi per sempre». E’ un urlo d’allarme, una richiesta d’aiuto e un appello accorato alla politica, ma anche una chiamata ad una presa di coscienza collettiva dello stato di crisi in cui versa la sanità pubblica, quello che si leva da medici e infermieri veneti. Dalla Ulss 7 Pedemontana alla Ulss 3 Serenissima, da Padova a Treviso, dalle montagne bellunesi alle pianure rodigine, un intero settore si mobilita per far sentire la propria voce manifestando a Venezia davanti al Palazzo Grandi Stazioni della Regione per poi spostarsi in Prefettura.Le sempre più frequenti aggressioni in corsia o al pronto soccorso, sono causate – secondo infermieri e medici – anche dall’ansia e dall’esasperazione di pazienti che si sentono lasciatiin balìa di se stessi, trascurati e da un personale sanitario che inveve sta facendo i salti mortali per colmare le carenze di organico. Secondo le prime stime lo sciopero di medici e infermieri si attesterebbe in media attorno al 70%. Frustrazione e delusione sono fortissimi in entrambe le categorie. – Intervistati GUERRINO SILVESTRINI (DIRIGENTE NURSING UP VENETO), STELLINA PISCITELLI (NURSING UP PROVINCIA DI VENEZIA), ANTONIO BALSARIN (ANESTESISTA, SEGR. AZIENDALE ULSS2 ANAAO ASSOMED) (Servizio di Filippo Fois)
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