06/12/2023 VALBRENTA – Dopo anni di attese e molte promesse pare si sia finalmente sbloccato l’iter del bypass di Carpanè per la Ss47: una galleria di due chilometri nelle radici del massiccio del Grappa in grado di cambiare volto alla Valbrenta || La Valsugana continua a essere un punto nero, anzi nerissimo della viabilità del Veneto. Una strada progettata in altri tempi per un altro tipo di traffico, che si trova oggi a collegare Padova e la Pedemontana bassanese, due territori ad alto tasso di produttività. Che l’infrastruttura non sia all’altezza è sotto gli occhi di tutti, soprattutto di chi vive fra Cittadella, Rosà e Bassano. Per non parlare del tratto a nord della città del Ponte, dove l’arteria si infila nel budello della Valbrenta trasformando paesi e centri abitati in un delirio di colonne di auto e camion. Un tempo i serpentoni si vedevano quasi solo nelle giornate clou dell’esodo estivo, oggi invece i rallentamenti sono all’ordine del giorno. Ma attenzione, c’è una novità: fonti autorevoli fanno sapere che è stato sbloccato in modo definitivo il piano del cosiddetto “bypass”. Una galleria lunga due chilometri che permetterebbe di superare l’abitato di Carpanè fino alla zona del Merlo, dove le colonne di mezzi pesanti e automobili sono ormai all’ordine del giorno con tutte le conseguenze del caso per la qualità della vita dei residenti e per la sicurezza di chi percorre la Statale 47 in entrambe le direzioni. Della galleria si parla da anni, forse da decenni, ma nelle ultime settimane il progetto ha preso un’improvvisa accelerazione. Ne avevamo parlato con il sindaco di Valbrenta, Luca Ferazzoli. Ecco, ora tutto questo dovrebbe uscire dall’area delle ipotesi e dei piani per diventare un progetto vero e proprio. Le carte ci sono, i soldi pure. E la Valbrenta prende fiato, sperando di non mandare giù l’ennesimo boccone amaro fatto di lungaggini burocratiche, smog e traffico. (Servizio di Ferdinando Garavello)


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