11/12/2023 BASSANO DEL GRAPPA – Il prossimo teatro di Bassano? Semplice: l’Astra. A dirlo è una relazione interna dell’Amministrazione Pavan || Bassano ha bisogno di un teatro. Su questo non ci piove. Anche perché il Comune spende ogni anno 55 mila euro per l’affitto degli spazi privati per attività varie. A oggi, infatti, gli spazi teatrali in città per quanto riguarda il pubblico si riducono a 632 posti del teatro all’aperto al castello e dei 99 posti della chiesa di San Bonaventura, attualmente in ristrutturazione. Per quanto concerne invece il privato ci sono i 440 posti del teatro Remondini e i 600 della Sal Da Ponte. Niente di lontanamente simile a quello di cui avrebbe necessità ora Bassano, con il suo immenso bacino di utenti e la sua storia culturale. Motivo per cui tornano alla ribalta le proposte già viste negli ultimi vent’anni. Viste e parcheggiate in garage per vari motivi. Come l’ex Polo Santa Chiara e il park Le Piazze, di cui si è parlato a più riprese fra l’inizio degli anni Duemila e l’epoca Poletto. Proposte che sono contenute in una relazione da 40 mila euro affidata dall’amministrazione Pavan a uno studio specializzato. Anzi, sarebbero contenute. Perché si tratta di indiscrezioni che finora – se non fuori microfono – nessuno dell’Amministrazione ha mai confermato. Ma nessuno le ha mai smentite. E allora le prendiamo per buone. Come prendiamo per buono il fatto che la relazione boccerebbe definitivamente l’Astra come teatro cittadino. Peccato che un’altra relazione contenga alcuni punti decisamente contrari a questa strada. Eccola qui. Si tratta della Relazione inerente il quadro esigenziale per il futuro di Bassano fatta redarre dall’Amministrazione Pavan agli uffici comunali. Quindici pagine che ripercorrono le alterne fortune dell’Astra e i possibili scenari futuri, con alcuni punti fermi. Ad esempio il fatto che i vincoli molto stretti che gravano sull’edificio di viale dei Martiri limitino ogni sviluppo a una sola destinazione teatrale. E gli uffici avvertono: “Una riflessione sul futuro dell’edificio deve prendere in considerazione la salvaguardia e il futuro assetto dell’area par (Servizio di Ferdinando Garavello)


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