15/12/2023 VICENZA – Primo intervento di “Archeologia del conflitto” sul territorio vicentino. Il Progetto prevede il recupero della trincea di prima linea italiana del 1916 che interessa il crinale Ovest che sale alla vetta di Monte Cimone || Recuperare la memoria storica di uno dei fatti più tragici del Primo Conflitto Mondiale. L’episodio che ha segnato per sempre il Monte Cimone. Lo scoppio di una mina austroungarica lungo la trincea di prima linea che il 23 settembre 1916 causò la morte di 200 soldati italiani e che mutilò la vetta del monte creando una voragine. Volontà che si concretizza con il finanziamento da parte della Provincia, con 15mila euro, del progetto di recupero della linea di difesa italiana. Un progetto che permetterà l’esatta lettura delle vicende storiche e umane che hanno interessato il Monte Cimone. Un tratto della trincea sarà ripristinato e musealizzato rendendo il Monte Cimone un “museo a cielo aperto”. Tassello fondamentale dell’Alta Via della Grande Guerra delle Prealpi Vicentine. Grazie alla metodologia utilizzata sarà anche il primo caso, sul territorio, di quella che viene definita “archeologia del conflitto” – Intervistati ANDREA NARDIN (Presidente Provincia di Vicenza), FRANCO BERTAGNOLI (Sindaco di Tonezza del Cimone), PAOLA SALZANI (Soprintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggio) (Servizio di Luisa Bertini)


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