05/02/2024 BASSANO DEL GRAPPA – Clamorosa indiscrezione: la Baxi sarebbe in procinto di entrare nello stabilimiento dell’Abb di Marostica. Trattativa agli sgoccioli || Sono passati sei mesi da quando il consiglio comunale di Bassano, in una seduta che è passata alla storia, ha bocciato il protocollo Baxi-Pengo proposto dall’Amministrazione di Elena Pavan. Quel “no” ha fermato il domino che avrebbe dovuto portare all’ampliamento di Baxi nell’area dell’ex Iar e alla contestuale costruzione di un nuovo polo di Pengo nelle campagne di San Lazzaro. E oggi succede quel che tanti avevano proposto fin dal principio di quel drammatico tira e molla che aveva coinvolto tutti gli strati della società civile e politica bassanese. Baxi sarebbe infatti in procinto di entrare con un nuovo stabilimento in un capannone dismesso del bassanese e la trattativa sarebbe davvero molto avanzata. Tutti gli indizi portano a pensare che la struttura scelta per la produzione di una linea di impianti Baxi sia l’ex sede dell’Abb a Marostica. Il sito era stato al centro di lotte sindacali negli ultimi anni, con un braccio di ferro che aveva portato alla chiusura dello stabilimento e tanti saluti. Alcune fonti confermano che ormai tutto è pronto per l’ufficializzazione della clamorosa novità, che dovrebbe arrivare – a meno di un dietrofront dell’ultimo minuto – entro un paio di settimane. Tutto è bene quel che finisce bene, verrebbe da dire, anche perché questa scelta confermerebbe l’impegno della multinazionale sul territorio e fornirebbe pure indicazioni piuttosto confortanti sullo stato di salute aziendale. Quel che lascia perplessi è la rapidità con cui si è arrivati a trovare una soluzione esterna, mentre per mesi in tanti si sono avvicendati ai microfoni e sulle pagine dei giornali ripetendo che a Bassano e dintorni non c’era alcun capannone utilizzabile per questa soluzione. “Tutta roba vecchia e piccola” era il ritornello di una parte del fronte del sì alla trasformazione urbanistica dell’ultimo lembo di verde agricolo bassanese. E che l’unica soluzione era la creazione di un nuovo polo nelle campagne di San Lazzaro. Invece una soluzione pare sia stata tr (Servizio di Ferdinando Garavello)