13/03/2024 RIESE PIO X – Nessuna “incuria nei doveri” da parte delle autorità competenti sul caso Ballan. Il ministro Carlo Nordio ha risposto all’interrogazione del senatore leghista Gian Marco Centinaio. || “Non emergono elementi che possano reputarsi indice di incuria nei doveri”: rispetto a quello che si sarebbe potuto fare per evitare il femminicidio di Vanessa Ballan”. Il ministro Nordio risponde all’interrogazione del senatore leghista Gian Marco Centinaio volta a fare luce su una possibile falla nella gestione del caso della povera mamma, aggredita brutalmente e poi uccisa in casa dall’uomo, Bujar Fandaj, con il quale aveva avuto una relazione, all’indomani della denuncia per stalking depositata dalla giovane mamma proprio nei suoi confronti. L’interrgoazione voleva fare luce sul perchè non fossero state disposte , lla denuncia di Vanessa è datata 25 ottobre, misure cautelari per Fandaj che aggredì a morte la donna la mattina del 19 dicembre. Il 6 Novembre il fascicolo passò al Pm del gruppo specializzato in reati di violenza di genere, pochi giorni dopo fu decisa l’acquisizione dei tabulati telefonici di Vanessa. A Fandaj furono sequestrati i celulari contenenti le immagini che l’uomo usava per ricattare la donna. Vanessa aveva sporto denuncia accompagnata dal marito Nicola Scapinello, che poi il test del dna rivelò essere il padre del figlio che la donna aveva in grembo. “Non si può oggettivamente parlare di un ritardo nella trattazione del caso e intendere che la mancata presentazione di una richiesta di misura cautelare al gip da parte dei due pm sia stata il frutto di una valutazione discrezionale” continua Nordio che all’epoca dei fatti chiese una relaizone alla Procura sulla morte di Vanessa.   Chiude il testo il Guardsigilli con l’auspicio che la recentissima norma che impone al pm un termine di 30 giorni per la valutazione della necessità di chiedere misure cautelari, possa servire ad evitare il ripetersi di gravi eventi di violenza. All’epoca della denuncia della povera Vanessa la norma non era ancora in vigore. (Servizio di Anna De Roberto)


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