19/03/2024 BASSANO DEL GRAPPA – Strappo nel centrodestra ormai quasi insanabile, ma la sindaca che farà? Secondo alcune indiscrezioni potrebbe correre con Fratelli d’Italia, ma le trattative sono tutte in alto mare || Galeotto fu il libro, e chi lo scrisse. Diceva un tale qualche tempo fa in una famosa, anzi divina commedia. Oggi, giorno di San Giuseppe, vien da dire quasi “galeotto fu l’asparago bianco di Bassano”. Già, perché alla tradizionale cerimonia di apertura del periodo legato alla primizia bassanese si son trovati fianco a fianco la sindaca Elena Pavan, il vicesindaco Andrea Zonta e l’assessore regionale al lavoro, Elena Donazzan. Niente di strano, fin qui, perché è ovvio che in un contesto così istituzionale i rappresentanti del territorio si trovino nella stessa fila di sedie. Ma da un casuale incrocio di sedute può nascere qualcosa di più. Una ricetta tutta nuova da mettere insieme all’ultimo minuto, visto che siamo in tema di asparagi. Fuori di metafora un’alleanza dell’ultimo minuto, magari. Un accordo per condurre in porto un percorso alternativo a quello che la Lega sta portando avanti proprio in questi giorni, e che riassumiamo qui giusto per fare il punto della situazione. I rapporti fra Lega, Forza Italia e Fratelli d’Italia sarebbero ormai compromessi con quest’ultima forza politica fuori dal grande centro nato qualche giorno fa e ancora in via di definizione. Le quotazioni della Pavan come candidato sindaco del centro sono un in ribasso, mentre si fa sempre più strada la candidatura del vicepresidente del consiglio regionale Nicola Finco. Proprio come avevamo detto in tempi non sospetti. A questo punto c’è chi dice che l’attuale sindaca si stia guardando attorno alla ricerca di uno spazio per una candidatura. E l’unico spazio di manovra è a destra, in casa del partito di Giorgia Meloni o nelle vicinanze, magari con una lista su misura. Ecco che l’intenso scambio fra la Pavan e gli esponenti di Fratelli d’Italia nelle figure dell’assessore Donazzan e del vicesindaco Zonta è stato interpretato da alcuni dei presenti alla cerimonia come un “pourparler” in chiave elettorale così da chiudere con un nuovo strappo lo sbrego del centrodestra visto fin qui. Oppure ha (Servizio di Ferdinando Garavello)


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