25/03/2024 PIEVE DEL GRAPPA – Omicidio di Bledar Dedja. Soccorso alpino al lavoro per cercare di trovare l’arma usata per uccidere il 39enne || Un’intera giornata di ricerche, in condizioni precarie, lungo un dirupo, per trovare il coltello che uccise, lo scorso 20 gennaio Bledar Dedja, il 39enne di Casella d’Asolo ammazzato con 20 fendenti dallo studente 17enne di Crespano di Pieve del Grappa. Proprio dietro al cimitero di Crespano, uomini e donne del soccorso alpino al lavoro per tentare di recuperare l’arma che il giovane, reo confesso, si sarebbe portato da casa, per l’ultimo incontro con il 39enne, sposato e padre di due bambini. Tra i due ci sarebbe stata una relazione, che il ragazzo pare volesse troncare, con tensioni culminate, quel maledetto sabato di gennaio, nell’omicidio di Dedja. Trovare il coltello usato dal 17enne andrebbe a completare un quadro in realtà già ben chiaro agli inquirenti, dopo che l’assassino ha ammesso le sue responsabilità durante l’interrogatorio, indicando anche il punto dove avrebbe gettato il coltello. Trovarlo un’impresa ardua, vista la zona impervia, tra la pendenza e la presenza di sterpaglie e rovi. Impossibile, ci hanno detto, usare il metal detector, in quanto proprio in quel burrone si trova gettato di tutto. Il soccorso alpino di Pieve si é attivato quindi armato di corde per la calata in sicurezza e i segacci per tagliare rami ed erbacce, nel tentativo di riuscire a vedere la lama.Tra le ipotesi del movente potrebbe esserci un ricatto, cui il giovane, oggi 18enne sarebbe stato vittima da parte del 39enne, capace di tenere in piedi due vite parallele. Ricatto cui il ragazzo non avrebbe retto, portandolo al tragico epilogo. (Servizio di Vanessa Banzato)


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