29/03/2024 BASSANO DEL GRAPPA – Dopo aver tolto all’assessore Mariano Scotton l’organizzazione del passaggio del Giro d’Italia a Bassano, Elena Pavan “oscura” anche Andrea Viero || Nel secondo anno della prima guerra mondiale l’impero austroungarico sferrò un’offensiva primaverile che ancora oggi alcuni storici chiamano “Spedizione punitiva”: una poderosa e velenosa spallata che portò gli imperiali a fare cucù dall’Altopiano dei Sette Comuni verso la Valbrenta e naturalmente Bassano. Il motivo della spedizione era punire l’Italia per quello che era considerato dall’ex alleato come un tradimento. Se tutto questo vi ricorda quel che sta succedendo a Bassano del Grappa, probabilmente ci state vedendo giusto. Con le debite distanze storiche e politiche Lega e Forza Italia potrebbero essere i savoia dell’epoca, mentre Elena Pavan potrebbe rappresentare l’impero dell’aquila bicipite. E la spedizione punitiva diventa automaticamente la salva di cannonate che la sindaca sta sparando verso i suoi quasi ex compagni di partito e di coalizione di governo. Pensateci, in quest’ottica non è un vero e proprio assalto all’arma bianca la decisione di togliere a Mariano Scotton l’organizzazione della tappa bassanese del Giro d’Italia? Un attacco diretto e durissimo, inferiore soltanto alla revoca delle deleghe dell’assessore. Che però fa più male, perché impedisce a Scotton di godersi e godere politicamente del lavoro fatto in occasione dell’arrivo della corsa in rosa dalle parti del ponte. E nelle scorse ore la sindaca è intervenuta per togliere visibilità anche a un altro assessore, stavolta in quota Lega: il volto di Andrea Viero è sparito da alcuni spot televisivi che parlano dell’impegno in ambito ambientale da parte dell’Amministrazione Comunale. Insomma, venti di guerra soffiano sulla giunta cittadina e la faccenda è destinata a diventare ancora più complessa se – ma forse è meglio dire quando – Elena Pavan ufficializzerà la propria corsa con Fratelli d’Italia. Al momento i contrattacchi di Lega e Forza Italia si sono ridotti a qualche dura presa di posizione, ma nulla più. Ma fino a giugno è lunga ancora, e l’offensiva di primavera forse è appena iniziat (Servizio di Ferdinando Garavello)

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