26/04/2024 BASSANO DEL GRAPPA – Dopo anni di promesse e tira e molla, il teatro cittadino diventa materia da campagna elettorale. E la soluzione del rebus si allontana nel tempo || Nessun referendum a sorpresa, nessuna scelta, nessun progetto. Insomma, nessun colpo di scena sul teatro cittadino, che entra così di diritto nella campagna elettorale, ma solo come tema per il futuro. Insomma, dalle promesse degli ultimi cinque anni alle promesse per i prossimi cinque anni. Anche perché ormai non c’è più la possibilità di portare in consiglio comunale una proposta per un teatro che Bassano aspetta da troppo tempo ormai. Qualcuno aveva riposto la propria fiducia nelle riunioni organizzate a gennaio e a marzo dall’Amministrazione comunale, che aveva incontrato i cittadini per spiegare la situazione e proporre una lista di alternative per il futuro prossimo. Ovvero, giusto per fare i conti e partendo in rigoroso ordine di spesa. Sistemare l’Astra costerebbe 21 milioni, farne uno nuovo di zecca nel parcheggio Le Piazze ne costerebbe 16, di milioni. E costruirne uno nell’ex Santa Chiara costerebbe 18 milioni di euro. Ognuna di queste idee ha i suoi pro e i suoi contro, a partire dalla bocciatura rifilata all’Astra da uno studio di ingegneria incaricato dal Comune di stilare una relazione sui vari progetti in ballo. Un teatro in Santa Chiara piace a molti, ma pesta i piedi al Genius Center, pallino dell’Amministrazione Pavan sul quale sono già cadute di recente le bacchettate degli uffici comunali. Resterebbe il cosiddetto “piano B”, con l’unico limite della fantasia e l’eventuale scoglio del reperimento dei fondi. Di recente si è aggiunto anche il “piano d”, che sta per Da Ponte. Ovvero Sala da Ponte, dato che una vecchia proposta di qualche anno fa sta ritornando in auge. Ecco, questo è lo stato dell’arte. Al quale va aggiunto un altro ammaloramento segnalato sul tetto dell’Astra pochi giorni fa. Dal giorno del primo crollo, che ha reso disperatamente d’attualità la ricerca di un nuovo teatro cittadino i bassanesi hanno visto passi avanti e passi indietro dell’Amministrazione, relazioni chiuse nei cassetti, referendum mai partiti e quello che in tanti (Servizio di Ferdinando Garavello)
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