14/05/2024 ALTOPIANO – Nell’Alto Vicentino sono stati diagnosticati 11 casi di meningoencefalite da zecche, una patologia diffusa nel periodo primaverile estivo che può provocare gravi conseguenze neurologiche. I dati sono contenuti nell’ultimo bollettino della regione, che risale a qualche mese fa: l’Ulss conferma che al momento non ci sono persone ricoverate || I numeri parlano chiaro e sono quelli contenuti nell’ultimo bollettino regionale sulla sorveglianza delle arbovirosi. Sono undici in totale i contagi da encefalite virale da zecche registrati nell’Alto Vicentino: 1 nel comune di Malo, 2 a Valdagno, 1 a Recoaro, 5 a Valli del Pasubio, spostandosi in Altopiano 1 nel territorio di Lusiana-Conco, 1 anche a Gallio. Numeri mai registrati prima nell’area che diventa, secondo i dati dell’Oms, zona ad alta endemia. La meningoencefalite da zecche, Tbe, o meningoencefalite primaverile-estiva, è una malattia virale acuta del sistema nervoso centrale, causata da un arborvirus appartenente al genere Flavivirus, molto simile ai virus responsabili della febbre gialla e della dengue. E’ stata identificata per la prima volta in Italia nel 1994 in provincia di Belluno dove il vaccino è gratuito per la popolazione. Da qui l’appello della consigliera regionale Pd Chiara Luisetto che ha presentato un’interrogazione affinché la regione potenzi al massimo le vaccinazioni rendendole gratuite non solo per i residenti nell’Ulss 1 ma anche per chi vive nelle zone più a rischio come l’Alto Vicentino dove in questo momento il vaccino è fornito a un prezzo di 25 euro a dose. (Servizio di Chiara Gaiani)


Questo contenuto audiovisivo è di proprietà esclusiva di Medianordest. È vietato l’utilizzo, la distribuzione, la riproduzione, o qualsiasi altra forma di elaborazione o condivisione del materiale senza previa autorizzazione scritta da parte di Medianordest.videoid(L-lySTTwQJk)finevideoid-categoria(bassanotg)finecategoria