20/05/2024 SCHIO – Un danno erariale di olre 2 milioni di Euro. Lo ha accertato la Guardia di Finanza di Vicenza nei conti di una società vicentina di raccolta rifiuti operante in alcuni comuni a nord della provincia Berica. || 5 amministratori di una società in house di recupero e trattamento rifiuti dell’alto vicentino dovranno rispondere in giudizio per un danno eraraiale allo Stato di 2 milioni 200 mila euro. Un ammanco accertato dai finanzieri del comando Provinciale di Vicenza. I militgari della Compagnia di Schio hanno verificato i libri contabili dell’impresa a capitale pubblico che aveva applicato un aumento autodeterminato della TaRi, la tassa comunale dei rifiuti tra il 2011 e il 2021. Un aumento che non aveva mai ricevuto l’approvazione degli organi competenti. Una tariffa “al cancello” insufficiente per coprire i costi industriali e oneri fiscali . Una scelta che aveva generato un duplice pregiudizio economico. Da un lato le imprese private avrebbero beneficiato di costi di smaltimento rifiuti inferiori ai prezzi di mercato mentre i maggiori costi di funzionamento degli impianti sarebbero stati riversati nell’aumento della TaRi per impreese e famiglie residenti nei comuni interessati. (Servizio di Daniele Garbin)


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