03/06/2024 BASSANO DEL GRAPPA – Fra i temi dominanti di questa campagna elettorale c’è quello dell’ex Santa Chiara || C’è a Bassano un punto nero, un buco con la città intorno, per citare la vecchia pubblicità di una caramella: è il polo Santa Chiara, ex caserma Cimberle Ferrari, che da troppo tempo ormai rappresenta un vuoto urbanistico nel bel mezzo del salotto buono cittadino. Ogni candidato ha una sua proposta per riempire questo buco e il tema è diventato uno di quelli che scottano in campagna elettorale. Roberto Campagnolo, ma questo si sapeva già prima di entrare in campagna elettorale, è fermamente contrario al progetto del Genius Center così come è stato incardinato dall’Amministrazione Pavan. La sua coalizione intende comunque restituire alla città questo luogo tramite uno spazio pubblico con una piazza in grado di ospitare mercati, eventi, mostre e concerti. Il tutto coinvolgendo cittadini e attività produttive nel percorso decisionale. Pure Nicola Finco stronca il Genius della Pavan e propone un’area più sostenibile dal punto di vista economico, destinata a spazi ricreativi, commerciali e di lavoro. Gianni Zen propone il mercato chiuso che va sotto il nome di Emporio del Brenta, seguendo l’esempio dei mercati al coperto come quello del Salon a Padova, Barcellona o Livorno. Uno spazio commerciale in grado di ospitare eccellenze e artigiani, fiere, festival ed eventi. Roberto Marin propone la piazza dei giovani, ovvero uno spazio di incontro, relazioni, scambio di idee, studio e opportunità per l’imprenditoria giovanile. Per il candidato saranno proprio i giovani i protagonisti di questo cambiamento, da attuare tramite fondi mirati sia per la realizzazione che per la gestione. Ed Elena Pavan? La sindaca parla dell’ex Santa Chiara nel suo programma solo per ricordare che è una delle sedi proposte per il nuovo teatro cittadino. Ma del Genius Center, pallino della sua Amministrazione, non c’è neanche un accenno. Niente di niente nelle 16 pagine di programma depositato in albo pretorio. E c’è chi suggerisce che non si tratti di una dimenticanza, ma di un’omissione voluta per (Servizio di Ferdinando Garavello)
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