14/06/2024 BASSANO DEL GRAPPA – Il 23 e 24 giugno i bassanesi sceglieranno il successore di Elena Pavan alla guida della città. Tra gli argomenti che vivacizzano questi ultimi giorni di campagna elettorale c’è anche la questione dell’area di San Lazzro. || Una battaglia iniziata quasi in sordina, dopo i primi annunci dell’arrivo di un trio di progetti nell’ultimo lembo di campagna bassanese. Poi l’escalation, la prospettiva di un polo logistico di Baxi fra Riva Bianca e Rambolina, la guerra di carte e le barricate dei cittadini che hanno portato alla clamorosa bocciatura in consiglio comunale del progetto promosso dall’Amministrazione Pavan. Una battaglia partita dal basso e culminata con una presa di posizione di parte della maggioranza, con dimissioni, baruffe in aula e un clima molto teso in città dove qualcuno aveva deciso di giocare una partita sporca fra lavoro e ambiente. La città ha parlato, anche se non tutti l’hanno ascoltata, e alla fine la battaglia di San Lazzaro è stata vinta. Ma la guerra del consumo di suolo è appena iniziata. Anzi, a dire il vero è iniziata da molto tempo e sta lentamente logorando il territorio, mangiando a spizzichi e bocconi fazzoletti di verde, angoli di campagna, cartoline che non torneranno più. Adesso, con l’esito della tornata elettorale che ha rimandato tutto al ballottaggio, i bassanesi tornano a chiedere conto del consumo di suolo a chi si propone per amministrare la città nei prossimi anni. Lo fa ad esempio l’associazione Aria, portabandiera di tanti cittadini sempre in prima fila nel travagliato tira e molla su San Lazzaro. Lo fa con una lettera aperta a Nicola Finco e Roberto Campagnolo e a tutti i bassanesi, ricordando quel 27 luglio e quel voto che ha reso possibile quel che ormai sembrava un sogno. Un sogno, dicono gli attivisti, avveratosi in una notte di mezza estate che non deve essere l’ultimo. E allora? Allora basta decisioni calate dall’alto, basta porte chiuse e percorsi non condivisi. L’appello è a una maggior partecipazione, che suona drammaticamente realista in una delle chiamate al voto meno partecipate di sempre. Ma almeno suona bene e suona come un campanello alla porta dei due sfidanti su uno dei temi più complessi della Bassano di oggi e soprattutto di (Servizio di Ferdinando Garavello)


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