28/06/2024 VALBRENTA – Operatori turistici e sportivi della Valbrenta sono preoccupati per il progetto di una diga a favore di una centrale idroelettrica || E’ una spada di Damocle che incombe da decenni sulla Valbrenta. Risale ormai a trent’anni fa, 1995, la richiesta della ditta Crestani Claudio di Bassano del Grappa di realizzare un diga in località Pian dei Zocchi, località San Nazario. Lo scopo era intercettare una parte del corso del fiume Brenta per alimentare una centrale idroelettrica tramite un canale di derivazione. Nello stesso punto esisteva già una piccola centrale Enel, dismessa a seguito delle alluvioni del 1966 e gli operatori del settore turistico e sportivo sono preoccupati. Dall’attività svolta in questa parte del Brenta sono nati campioni che poi si sono messi al collo medaglie olimpiche, come gli ori di Pierpaolo Ferrazzi a Barcellona nel 1992 e Daniele Molmenti a Londra 2012. Per fare attività serve una portata minima tra i 20 e 40 metri cubi al secondo, che questa centrale strozzerebbe. – Intervistati IVAN PONTAROLLO (“IVAN TEAM”) (Servizio di Mirco Cavallin)
Questo contenuto audiovisivo è di proprietà esclusiva di Medianordest. È vietato l’utilizzo, la distribuzione, la riproduzione, o qualsiasi altra forma di elaborazione o condivisione del materiale senza previa autorizzazione scritta da parte di Medianordest.