01/08/2024 BASSANO DEL GRAPPA – I voti dei sindaci dell’Ulss7 alla loro sanità segnano un solco fra i vari territori || C’è chi boccia e chi promuove, chi dà il massimo dei voti (o quasi) e chi invece non intende arrivare alla sufficienza. E alla fine la conferenza dei sindaci dell’Ulss7 Pedemontana decide che il voto alla direzione dell’azienda sanitaria per l’anno scorso è da fissare a quota 18,5 su 20. Si tratta di una media e va ricordato che i primi cittadini del bassanese hanno messo sul piatto un voto di 16 ventesimi, che rispecchia la posizione critica del territorio di riferimento nei confronti dell’operato del dg Carlo Bramezza. Di ben altro avviso i sindaci dell’Alto Vicentino e dell’Altopiano dei Sette Comuni, il cui voto ha alzato la media fino al 18 e mezzo di cui parlavamo poco fa. Numeri, direte voi. Solo numeri. Che però segnano un solco profondissimo nella geografia dell’Ulss7. Una frattura che non è nata da uno strappo improvviso come un terremoto inaspettato, ma che è stata originata da tante piccole scosse sismiche. Come quelle che il sindaco di Bassano, Nicola Finco, ha citato nella sua veste di presidente della conferenza per motivare il voto basso della zona di riferimento: servizi da migliorare, difficoltà in alcuni reparti, perdita di attrattività da parte del San Bassiano come è stato ad esempio evidenziato nella faccenda dei chirurghi vascolari che hanno disertato il bando bassanese partecipando invece ai concorsi di Rovigo e Belluno. E poi visite spostate a Santorso o Asiago, segnalazioni di disorganizzazione da parte di pazienti soprattutto anziani, che come punto di riferimento hanno – appunto – i loro sindaci. Le stesse segnalazioni che arrivano alla nostra redazione, le stesse raccolte assieme a migliaia di firme dagli amministratori del territorio in piazza a Bassano. Quel che resta alla fine è proprio la divisione fra chi è contento del proprio ospedale e chi non lo è, fra chi è soddisfatto e chi chiede maggiore attenzione e lo fa abbassando il proprio voto a 16 ventesimi. Alla fine, forse, non sono solo numeri. (Servizio di Ferdinando Garavello)
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