07/09/2024 BASSANO DEL GRAPPA – L’area destinata ad ospitare l’ecopiazzola a San Vito è ormai recintata da un paio di giorni. Martedì ci sarà l’assemblea di quartiere e si resta in attesa della sentenza del Tar sul ricorso dei cittadini contro l’opera. Abbiamo interpellato una delle ideatrici dell’area sgambamento cani || Da una parte ci sono le ragioni di Etra, secondo cui una nuova ecopiazzola è assolutamente necessaria considerata l’alta densità abitativa della zona di San Vito. Dall’altra le motivazioni dei cittadini, che continuano a dirsi contrati al progetto.Risalgono ad un mesa fa, esattamente al 6 agosto le proteste per l’arrivo delle prime ruspe. Erano quelle destinate ai carotaggi per le verifiche sulla presenza di ordigni bellici. Ora l’area è stata transennata riducendo la superficie destinata allo sgambamento cani.Lo spostamento fuori dal centro abitato sarebbe invece, secondo Etra, fonte di disagio specie per la popolazione più anziana. L’azienda, che gode di un finanziamento Pnrr di oltre 300mila euro, annuncia soluzioni tecniche all’avanguardia che ne fanno un’isola ecologica strutturata, mentre, secondo Pontarolo, c’è il rischio che gli odori possano infastidire i residenti delle case più vicine. Martedì sera c’è l’assemblea pubblica del quartiere San Vito. Molto peserà l’imminente sentenza del Tar sulla richiesta dei cittadini di annullare il progetto. – Intervistati STEFANIA PONTAROLO (Ideatrice area sgambamento cani S. Vito) (Servizio di Mirco Cavallin)


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