20/09/2024 BASSANO DEL GRAPPA – Il piccolo commercio dei centri storici si trova di fronte a sfide nuove senza dimenticare la tradizione… || C’è chi li chiama semplicemente alimentari, mentre in giro per il Belpaese dove il buono regna sovrano vanno sotto il nome di drogherie o pizzicagnoli, salsamentieri o salumai. In Veneto è semplicemente il “casolin”, che ha saputo resistere alla moria dei piccoli negozi di quartiere e nei centri storici per evolvere in qualcosa di diverso grazie alle proprie radici, piantate in profondità nel terreno saldo e fertile della famiglia. Di solito le aziende a conduzione famigliare devono decidere, a un certo punto della propria storia, quale strada prendere: una via porta al molto grande, all’espansione. L’altra, ed è spesso la via meno battuta, porta al piccolo negozio. Il mondo è cambiato, il mercato è cambiato. E se è cambiato il casolin, diventando un garante per produttori e consumatori, sono cambiati anche i clienti: oggi come ieri si fa la spesa per mettere in tavola la cena, ma c’è anche chi cerca le eccellenze e magari compra una fetta in meno di sopressa, un etto in meno di formaggio, ma che siano buoni, genuini, ben fatti. E qui sta il segreto: tanti piccoli artigiani che non hanno il volume per entrare nei supermercati trovano in queste realtà un contatto sulla stessa linea d’onda, e tanti clienti alla ricerca del particolare, dell’eccellenza, della rarità trovano il loro tesoro dietro il bancone, dove occhieggia l’oro del casolin. – Intervistati FABIO DALLE NOGARE (Commerciante) (Servizio di Ferdinando Garavello)
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