27/09/2024 BASSANO DEL GRAPPA – E’ andato in archivio ma si può già descrivere come memorabile il primo vero consiglio comunale dell’amministrazione Finco. La seduta del 26 settembre è stata contrassegnata da un forte ritardo a causa delle ecopiazzole || La data del consiglio comunale, il primo dell’amministrazione Finco con un coprposo ordine del giorno, è facilmente memorizzabile: 26 settembre 2024, quella dell’80° anniversario dell’eccidio del Grappa, che è stato ricordato all’inizio della seduta con un minuto di silenzio.Questo silenzio istitituzionale è stato preceduto da quasi un’ora di ritardo sull’inizio dei lavori. Motivo? La decisione della conferenza dei capigruppo sull’interrogazione urgente presentata dal consigliere Roberto Campagnolo a proposito delle ecopiazzole. Risultato: interrogazione respinta e tema fuori dal dibattito consiliare. Nel day after si susseguono indiscrezioni, incontri, comunicati. Molto piccato quello che arriva a firma del primo cittadino Nicola Finco.”Le minoranze – scrive – usano i comitati a finiti politici. Falsa la notizia sulla raccolta dei rifiuti in centro storico. Quanto messo in scena dalle minoranze nel Consiglio comunale di ieri sera rappresenta il peggior modo nel quale la politica si dovrebbe interfacciare con i cittadini e con i colleghi del Consiglio comunale”. E ancora aggiunge il sindaco: “Capisco i cittadini questa è la democrazia, e bisogna saper ascoltare anche le critiche. È ciò che abbiamo fatto in queste settimane di assemblee pubbliche. Non ci siamo mai sottratti al confronto, pur ricordando che parliamo di scelte già fatte che la mia amministrazione ha ereditato, sui quali gravano finanziamenti e scadenze da rispettare, pena l’annullamento del contributo. Finco critica nel suo comunicato l’atteggiamento della minoranza, riferendosi all’interrogazione urgente presentata a ridosso della seduta di consiglio e precisa che “il documento citato oggi dalla stampa e approssimativamente descritto nell’interrogazione è un atto pubblico risalente al 2022, votato dai 67 sindaci del Consiglio di Bacino Brenta”. Il riferimento è all’eliminazione, anche in centro storico, della raccolta porta a porta. Finco, per chiudere, ribadisce che “non sono previste nu (Servizio di Mirco Cavallin)


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