23/10/2024 VICENZA – Mario Vielmo, l’alpinista vicentino, che ha scalato tutte e 14 le vette più alte della Terra (senza ossigeno supplementare) riuscendo nell’ ultima impresa il 9 ottobre, ci racconta le difficoltà e le emozioni vissute || «Un sogno che rincorro da 28 anni». E’ l’ emozione più grande quella vissuta dall’alpinista vicentino, primo in veneto riuscito nell’impresa di toccare la cime dello Shisha Pangma, all’interno della catena Himalayana in territorio cinese, completando così tutti i 14 Ottomila della Terra. Impresa compiuta senza l’ausilio dell’ossigeno supplementare, è il nono alpinista a livello nazionale ad ottenere questo risultato, il ventesimo a livello mondiale. Ci trasmette il suo bagaglio di emozioni, le difficoltà nella salita, sciolte alla vista del sole: l’abbraccio del calore per poter dire “è fatta”, dopo una scalata notturna a meno 30 gradi. Un’avventura tanto bella quanto pericolosa nelle parole della guida alpina di Lonigo, che è stata ricevuta dal sindaco di vicenza Gaiacomo Possamai e quello di Lonigo Pierluigi Giacomello. Ore vissute a contatto con quella montagna da 8mila e 27 metri: apparsa ai suoi occhi come un gigante buono che nasconde insidie, i venti, il pericolo delle valanghe, e la pressione di dover gestire anche la paura. Con lui in vetta c’era anche un pò di Veneto; nello zaino la bandiera delle Olimpiadi Milano Cortina. Esperienza che si conclude con un invito ai giovani ad avvicinarsi alla montagna: «Elemento che serve a liberare la mente dai cattivi pensieri ed unire le persone» – Intervistati MARIO VIELMO (Alpinista) (Servizio di Luisa Bertini)


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