14/11/2024 ALTA PADOVANA – Puntavano i coltelli alla gola delle loro vittime, anziani e disabili, li minacciavano di mutilazioni e scappavano con pochi spiccioli o le fedi strappate dalle dita. Almeno quattro le rapine messe a segno nell’Alta Padovana. Arrestati due giovani banditi, uno minorenne all’epoca dei fatti. || Agivano con una brutale violenza i due giovani, italiani nati in Lombardia ma di fatto senza fissa dimora, arrestati dai carabinieri. Rapina, furto, tentato furto in abitazione. Sono i capi di imputazione per un 27enne e un 18enne che all’epoca dei fatti era ancora minorenne. Una lunga serie di reati alle spalle, la crudeltà era il biglietto da visita di almeno otto furti e rapine commesse in provincia di Padova, cinque nell’Alta Padovana, tra maggio e giugno. Il 29 giugno l’arresto a Castelfranco Veneto mentre fuggivano dopo gli ultimi due furti a Carmignano di Brenta e Fontaniva. Uno schema operativo consolidato quello dei due malviventi. Facevano rientrare in casa la vittima poi l’escalation di violenza. Un’indagine difficile quella condotta dai carabinieri della compagnia di Cittadella. i due usavano infatti auto intestate a prestanome ed erano molto mobili in tutto il Nord Italia. Difficile anche l’ascolto delle vittime che spesso non erano riuscite neppure a chiedere aiuto e venivano trovate molte ore dopo sotto choc dai figli. Dai carabinieri ancora un appello: «Non aprite a nessuno!» – Intervistati Col. MICHELE CUCUGLIELLI (Comandante Provinciale Carabinieri di Padova), Magg. ALBERTO CAVENAGHI (Comandante Compagnia di Cittadella) (Servizio di Chiara Gaiani)


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