20/01/2025 BASSANO DEL GRAPPA – Un San Bassiano coinvolgente quello in San Francesco, tanti buchi in sala per la cerimonia civile. Tempo di rinnovamento per l’evento che dà inizio all’anno bassanese? || A Bassano del Grappa il calendario è diverso da quello appeso nelle case del resto della provincia di Vicenza o del Veneto. Il capodanno non casca il primo di gennaio, ma il giorno di San Bassiano: a partire da questa data inizia l’anno nuovo, con tutte le sue aspettative e la sua lunga lista di cose da fare. Prima del 19 di gennaio tutto resta sospeso, come in un limbo che sa ancora di Natale e Capodanno, ma non ha la scintilla per far ripartire il motore. Poi, all’improvviso, la statua in piazza Libertà fiorisce dei colori del gonfalone cittadino e il pastore dice benevolo al suo gregge d’anime: “Andate, l’anno inizia”. Ma quest’anno la festa ha un sapore diverso, un aspetto un po’ grigio. L’aspetto che hanno tanti buchi nella sala Da Ponte, tante poltrone vuote mentre una volta era un’impresa trovare un posto a sedere. Meno gente in sala e un’aria meno frizzante nelle chiacchiera fra i partecipanti alla cerimonia, prima che i fari si spengano e la città possa finalmente celebrare le proprie eccellenze. E in mezzo a quei buchi tanta noia, tanta forma e spesso poca partecipazione, con una miriade di piccoli schermi accesi per far triturare dallo smartphone, dai social o dai messaggi quel paio d’ore di messa cantata dal suono così retrò. A proposito di messa, due parole sulla celebrazione in San Francesco vanno dette. Già, perché fra i banchi dell’antica chiesa si sprigiona davvero il senso di comunità e l’affetto che i bassanesi nutrono per il loro patrono, tra bambini in fasce, famiglie riunite, istituzioni, associazioni e qualcuno che trova il tempo per mettere il naso dentro e farsi il segno della croce rivolgendo un saluto, un ringraziamento, una preghiera al santo patrono. Due modi diversi di vivere la festa, quasi speculari, che portano a una domanda: non sarà l’ora di ripartire con la cerimonia del San Bassiano? Non sarà l’ora di tagliare i discorsi, gli annunci, i riassunti referenziali e reverenziali per dare nuovo slancio al vero capodanno bassanese? (Servizio di Ferdinando Garavello)


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