06/05/2025 VICENZA – Ieri la prima vittima sul lavoro nella provincia berica del 2025. Anche se negli ultimi anni la situazione è migliorata i sindacati rilanciano l’allerta. Quest’anno in Veneto le vittime sono già triplicate rispetto al 2024. || La morte di Raffaele Galano, l’operaio di 58 anni dipendente dell’AristonCavi di Brendola stritolato da un macchinario dell’azienda durante il turno di lavoro. La Procura di Vicenza ha aperto un fascicolo d’inchiesta per omicidio colposo ( al momento senza indagati) per ricostuire l’esatta dinamica dell’incidente. Dalle prime indiscrezioni trapelate pare che l’uomo fosse solo nei pressi di una macchina per l’estrusione della gomma che ricopre i cavi elettrici prodotti dall’azienda. Non ci sarebbero perciò testimoni diretti del tragico momento in cui l’operaio è finito risucchiato dai meccanismi. Solo dopo i colleghi sono intervenuti richiamati dai trambusto ed hanno liberato il corpo del 58enne ormai privo di vita dal macchinario che è stato sequestrato.Una tragedia che ha fatto registrare il primo morto sul lavoro anche nella provincia Berica, che va ad integrare la drammatica classifica nazionale. Ventuno gli incidenti mortali tra gennaio e marzo 2025 il triplo di quanti s’erano registarti nello stesso periodo lo scorso anno. Secondo l’Inail anche gli infortuni sul lavoro sono aumentati raggiungendo quota 14 mila 825: 310 in più rispetto al 2024. Insorgono i sindacati che chiedono maggiore attenzione da parte dellle Istituzioni. – Intervistati ROBERTO TOIGO (SEGRETARIO GENERALE UIL VENETO), DARIO BIZZOTTO (RESPONSABILE PUNTO SICUREZZA CISL VICENZA), SILVANA FANELLI (SEGRETARIA GENERALE CGIL VENETO) (Servizio di Daniele Garbin)


Questo contenuto audiovisivo è di proprietà esclusiva di Medianordest. È vietato l’utilizzo, la distribuzione, la riproduzione, o qualsiasi altra forma di elaborazione o condivisione del materiale senza previa autorizzazione scritta da parte di Medianordest.videoid(BW-YkOjfXrc)finevideoid-categoria(vicenzatg)finecategoria