19/05/2025 BASSANO DEL GRAPPA – Sulla vicenda arriva una nota ufficiale dei presidi del bassanese e dell’Altopiano: una presa di posizione che chiede una riflessione condivisa da parte di tutta la società civile || Sulla vicenda della chat di classe nella scuola del bassanese arriva una prima presa di posizione ufficiale da parte dei dirigenti scolastici del coordinamento della rete territoriale di Bassano del Grappa e Asiago. I dirigenti esprimono una ferma condanna per un gesto che, al di là della sua apparente superficialità, rivela una preoccupante mancanza di consapevolezza del rispetto dovuto alla vita, alla dignità delle persone e al dolore delle famiglie coinvolte. I presidi ribadiscono che le loro istituzioni “sono da tempo impegnate con determinazione nell’educazione alla legalità, al rispetto, alla cittadinanza attiva e responsabile. Ogni giorno, nelle aule e nei progetti educativi – dicono – lavoriamo per formare bambini e bambine, ragazze e ragazzi capaci di pensiero critico, empatia e rispetto dei valori fondamentali della convivenza civile”. Nella lettera si stigmatizza il modo in cui la vicenda è stata inizialmente “divulgata attraverso i social e i media, spesso con toni sensazionalistici e senza la necessaria riflessione educativa. La rapidità con cui è stata rilanciata un’immagine così dolorosa – dicono i presidi – senza un contesto né un pensiero formativo, rischia di trasformare un episodio grave in uno strumento di esposizione mediatica piuttosto che in un’occasione di crescita collettiva, mettendo in ombra o dimenticando le energie positive che vengono da tanti studenti e studentesse che si impegnano per una società migliore siamo convinti che davanti a fatti di questa natura sia necessaria una riflessione condivisa e profonda”. “La scuola, pur nella sua funzione essenziale, non può sostituirsi al ruolo delle famiglie, dei media, delle piattaforme digitali e dell’intera comunità educante – è l’avvertimento delle scuole, che confermano di essere a fianco di famiglie, istituzioni, associazioni e media “nell’impegno a contrastare ogni forma di violenza verbale, simbolica e culturale, affinché nessun ragazzo o ragazza possa più ritenere acce (Servizio di Ferdinando Garavello)


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