29/05/2025 BASSANO DEL GRAPPA – Dopo la fuga di notizie sul piano Mar e su villa Serena arriva in Municipio l’ultimatum del sindaco, Nicola Finco, che mette i paletti in una situazione molto complessa: piano Mar residenziale e case di riposo pubbliche || Villa Serena saldamente in mano all’Isacc, con un rilancio della struttura in grado di rispondere alle esigenze della città per il prossimo mezzo secolo o giù di lì. E un piano Mar virato decisamente sul residenziale con qualche concessione al commerciale. Due punti fissi, due paletti che sarebbero stati posti dal sindaco di Bassano, Nicola Finco, per mettere ordine una volta per tutte nel pasticcio del piano Mar e delle case di riposo cittadine, che da un paio d’anni a questa parte sembravano doversi fondere in un’unica prospettiva legata all’ingresso dei privati nel settore dell’assistenza agli anziani. Dopo i servizi di Rete Veneta che hanno messo a nudo l’esistenza di due correnti di pensiero sulla gestione della situazione, pare che il primo cittadino abbia fatto la voce grossa, ricordando ai suoi qual è la sua visione politica, strategia e personale di questo particolare settore della vita bassanese. Un settore che vede sulla linea del traguardo un percorso iniziato decenni fa e trasformato in un pantano da ricorsi e sentenze, ma che allo stesso tempo vede la possibilità di rilanciare Villa Serena, anche se la faccenda appare complicata, costosa e pure piuttosto lunga. Ma di tempo ce n’è, soprattutto se l’Amministrazione di Finco affiderà all’Isacc la struttura per mezzo secolo o magari per qualche annetto in più. Questo passaggio permetterebbe all’Isacc di spalmare l’investimento di sistemazione dei posti letto su un periodo di media e lunga gittata, rispondendo a quella che sarà un’esigenza indifferibile per la città nel futuro. Tutto ciò filtra dai ben informati delle faccende che prendono vita dietro quella finestra che dal palazzo dà su piazza Libertà, ma le bocche restano tutte ben cucite. Di certo c’è solo che il Comune ha chiesto all’Isacc e al privato coinvolto nel percorso del piano Mar di presentare delle proposte chiare, fattibili e pure rapide. Insomma, pare proprio che il 2025 porterà grandi – e forse clamorose – novità su due masegni che appesan (Servizio di Ferdinando Garavello)


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