03/07/2025 CANAZEI – Tre anni dopo la tragedia della Marmolada un gruppo di ragazzi è tornato sul ghiacciaio, tra loro anche Riccardo Franchin uno dei sopravvissuti del dramma, per ricordare gli amici che non ci sono più ma anche per lanciare un messaggio contro i cambiamenti climatici || Riccardo Franchin il 3 luglio del 2022 era sul ghiaciao della Marmolada quando ci fu il crollo di un seracco che travolse undici persone uccidendole. Lui miracolosamente si salvò ma quel giorno perse i suoi tre compagni di cordata Paolo Dani, Filippo Bari e Nicolò Zavatta. Tre anni dopo Riccardo è tornato nei luoghi della tragedia insieme all’associazione “Un posto in cui tornare”, nata da un gruppo di ragazzi in memoria di Nicolò Zavatta. «Il ritorno in montagna è stato naturale, racconta Riccardo, ed è successo in tempi relativamente brevi rispetto alla tragedia» . Al termine della salita, sulla croce di vetta, i giovani hanno apposto simbolicamente un adesivo dell’associazione. Ad accompagnarli Stefano Coter del Soccorso Alpino Val di Fassa il primo ad essere elitrasportato quel 3 luglio sul luogo del distacco. L’obiettivo dell’associazione “Un posto in cui tornare” non è solo quello di ricordare Nicolò Zavatta e la tragedia di 3 anni fa ma anche diffondere un messaggio di consapevolezza e di sensibilizzazione verso l’ambiente, contrastando i cambiamenti climatici che stanno mettendo a rischio il futuro del ghiacciaio della Marmolada – Intervistati RICCARDO FRANCHIN, LEONARDO MARODIN (Associazione ”Un posto in cui tornare”), STEFANO COTER (Soccorso Alpino Alta Val di Fassa) (Servizio di Francesca Bozza)
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